Mi è capitata per le mani una chitarra MOGAR (Monzino-Garlandini) costruita nel 1959 che necessitava di alcune riparazioni. Oltre ad avere una forma accattivante che ricorda le vecchie Gibson acustiche (L1, L2) la cosa che mi ha colpito di più è il posizionamento del pick-up magnetico che è incastonato nella parte terminale della tastiera e ne riprende la curvatura.
Una particolarità oltre alla presa Jack modello Geloso è che il potenziometro del controllo del tono è a 4 scatti.
Inizialmente ho provveduto a smontare tutte le parti dello strumento (meccaniche, cordiera, ponticello, battipenna e componenti elettrici).
Dopo aver pulito lo strumento, lucidato i tasti, e controllato e riparato l’impianto di amplificazione mi sono dedicato alla ricostruzione del battipenna. Ho mantenuto ed incollato i pezzi originali in tartaruga mentre i sostegni ho dovuto rifarli completamente usando un lamierino di alluminio.
Finite tutte le riparazioni ho rimontato tutti i componenti e le corde.
La chitarra ora può ancora esprimersi al meglio, ha una bella timbrica sia amplificata che acustica anche grazie al fatto che fondo e fasce sono in acero e la tavola armonica è in abete rosso.